Stazione tredicesima: Maria attende con fede l’arrivo del terzo giorno.
“Il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato e coperto di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà”. (Lc 18, 32). Questo terzo giorno, scoglio incredibile per i Discepoli, diventa per Maria 1’esplicitazione della sua costanza nel credere anche contro ogni speranza.
Come Abramo. Ciò che Dio chiese ad Abramo, il Padre chiese a Maria: “Prendi il tuo figlio, il tuo unico figlio che ami... e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò”. (Gen 22, 2). Abramo obbedisce mantenendo la fede nelle promesse di Dio. Allo stesso modo Maria ha obbedito mantenendo la fede nella promessa del Figlio: Il terzo giorno risorgerò.
Questi tre giorni sono il tempo necessario perché il “chicco di grano caduto in terra” (cfr. Gv 12, 24), possa germogliare in una vita centuplicata. Con esso deve cadere a terra anche ogni nostra sicurezza perché la nostra fede trovi fondamento solo sulla parola fedele di Dio.
“Per fede Abramo, messo alla prova offrì Isacco.
Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo”. (Ebr 11, 7-19). Per fede Maria vide realizzato quel simbolo nel Figlio suo restituito alla Vita dopo aver esaurito per sempre il potere della morte. Maria ci precede nell’attesa della Risurrezione dopo i tre giorni del nostro sonno...