Stazione quinta: Maria coopera a rialzare Gesù caduto sotto la croce.
Debilitato dalla feroce flagellazione, a corto di sangue e di ossigeno, strattonato dai due ladroni intenti a schivare le nerbate degli aguzzini, Gesù dovette conoscere a più riprese la durezza del selciato stramazzando spossato, sulla via del suo martirio.
Quanti gli stavano attorno avranno cercato in vari modi di aiutarlo a rialzarsi: i soldati con qualche calcio o pungolandolo con la lancia; i suoi nemici, con qualche insulto condito da imprecazioni blasfeme; le persone pie con un 'Oh!' esterrefatto portandosi le mani alla bocca...
Gesù dovette rialzarsi da solo per le energie sovrumane che gli derivavano dal sentir vicino a sé Colei che Egli redense in modo singolare perché potesse cooperare con Lui da Immacolata alla redenzione del genere umano.
“Essa risale fino all’inizio e, partecipando al sacrificio di Cristo, nuovo Adamo, diventa in certo senso, il contrappeso della disobbedienza e dell’incredulità, presenti nel peccato dei progenitori” (Rm 19).
Maria, contrappeso fedele e obbediente di ogni peccato, alleggerisce per i secoli la croce. Con Lei rialzarsi è possibile.