HIDEO ONISHI (Sacerdote)
Nato 24.7.1939 Quintana SP
Professione temporanea 9.12.1960
Professione perpetua 9.12.1963
Ordinazione 7.12.1968
Morto 3.11.2009 a Campinas
Anni 70
Il giorno 3 novembre 2009 alle 4 del mattino è morto il nostro confratello Padre Hideo Onishi della Provincia Brasiliana di S. Croce. Era stato ricoverato da qualche giorno per problemi cardiaci nell’ospedale Celso Pierro di Campinas.
Le esequie furono celebrate lo stesso giorno nella nostra casa di Chácara do Vovô a Campinas e il suo corpo è stato sepolto nel cimitero della città.
Hideo Onishi, figlio di genitori giapponesi emigrati in Brasile, era nato in Quintana (SP) Brasile il 24 Luglio del 1939 e per loro desiderio era stato subito introdotto nella fede cattolica.
Entrato nel seminario di Rio Claro nel 1954, emise i suoi primi voti a Casa Branca il 9 dicembre del 1960, la sua professione perpetua nel 1963 e fu ordinato sacerdote in Campinas (SP) il 7 dicembre 1968.
Dopo la sua ordinazione sacerdotale si era recato per due anni in Giappone per approfondire la sua conoscenza della lingua giapponese. Proprio per questo, ritornato in Brasile, dedicò gran parte della sua vita e del suo apostolato nel seguire gli immigrati di lingua giapponese e i loro discendenti brasiliani. La sua venuta nella comunità di Marília (1971-1981) è legata proprio a questo fatto, essendo in quella regione molto numerosa la comunità giapponese. Dal 1982 al 1990 fu vicario parrocchiale nella nostra comunità di Casa Branca.
Ritorno a Marília nel 1991 e vi rimase praticamente fino alla morte.
Padre Hideo da molto tempo soffriva di problemi cardiaci e aveva attraversato per questo, momenti veramente difficili. Ma alcuni interventi chirurgici e delle buone cure gli avevano garantito salute pressoché stabile. Soffriva anche di diabete, e questa malattia lo aveva portato negli anni alla quasi cecità.
Negli ultimi tempi le cose si sono complicate e nemmeno il nuovo interveneto chirurgico a cui si è sottoposto è riuscito a preservarlo dalla morte che è avvenuta la mattina del 3 Novembre 2009.
Uomo di poche parole, sapeva lavorare in silenzio e ascoltare molto. Un’altra caratteristica del suo apostolato era quella della visita costante alle famiglie, amici e parrocchiani che erano a lui affiati e alle quali portava il suo conforto e consiglio di sacerdote.
Anche senza usare molte parole e con il suo caratteristico sorriso sulle labbra è stato un confratello esemplare, partecipando in tutto alla vita comunitaria, parrocchiale e provinciale.
Che il Signore lo accolga in pace.