NATO:
PRIMA PROFESSIONE:
1927
MORTO:
ETÀ: 72 anni
La famiglia era di razza romagnola ma da lungo tempo era immigrata in Friuli. Lui era un autentico friulano. Lavoratore instancabile e minuzioso. Esercitò sempre l’ufficio di sagrestano in maniera eccellente.
Fu presente nelle parrocchie di Milano, Roma e Battipaglia. Fu a lungo a sant’Agata de’ Goti a Roma, e là poi anche morì.
Era cortese e gentile con le persone che lo avvicinavano: a volte venivano da lui solo per vederlo e salutarlo.
Anche coi confratelli era molto gentile e caritatevole.
La sua arma era la scopa, sua difesa la corona del rosario, da lui recitata e diretta con le anime più devote.
Afflitto a lungo dall’artrosi continuò ugualmente con grande impegno in tutti i suoi doveri.