n. Concordia (Ve) 11.10.1915, pr. 1932
m. Trento 10.7.1974 (a. 59)
Nobile e gentile nel tratto, era l’infermiere ideale, che curava amorevolmente e infondeva gioia: si prestò soprattutto alla Scuola Apostolica, ma anche in altre sedi. Sapeva esercitare pure altri mestieri, tra cui quello del calzolaio.