Entrò da noi in quarta ginnasio, nel 1945 a Galbiate, Como - dal 1992 provincia di Lecco - in quella classe che avrebbe dato al Signore sette sacerdoti nel 1955.

Da giovane sacerdote, ricoprì vari incarichi di responsabilità: prefetto degli aspiranti, insegnante, economo e Consigliere provinciale.

Il sigillo più splendido della sua vita fu, però, quello della "missione". Alla richiesta del Vescovo del Sudafrica, "L’Africa chiama", egli rispose con grande disponibilità. Vi si recò con p. Sandro Di Tullio il 19 ottobre 1965. E vi rimase per più di 50 anni, segnalandosi per saggezza, umanità e empatia, che traspariva più nel sorriso che nelle parole; ma anche nei fatti: a lui si deve la costruzione del Centro pastorale «Bertoni Centre» e quello del «Villaggio San Francesco» per anziani.

Fu parroco zelante e benvoluto cappellano degli italiani.

Rientrato a Trento dopo oltre 50 anni di lavoro, visse silenziosamente, rendendosi ancora utile nel ministero. Ivi fu colto dal "coronavirus", che lo spense nell’ospedale di Rovereto con la corona del rosario nelle mani.