IL «CONTE ROSSO» INCONTRA IL «CONTE VERDE» - 21.11.1932

Si sapeva ormai che prima di giungere a Bombay si avrebbe incontrato il Conte Verde, altro piroscafo italiano, bellissimo, fratello gemello del Conte Rosso, e che per la circostanza si avrebbe fatto un po' di festa, nel senso che si sarebbero dato gentilmente il saluto. L’incontro avvenne alle 8.30 di sera. Tutti i passeggeri erano sul ponte con lo sguardo verso il lontano orizzonte, smaniosi di veder comparire finalmente quel punto luminoso, quella luce che si sarebbe a poco a poco avvicinata, definendosi per l'aspettato piroscafo. Non appena comparve fu dato subito il segnale; la nostra nave lanciò il suo primo razzo; il telegrafista spedì tosto il suo messaggio d'augurio, e nello stesso tempo, tra le grida e lo stupore dell’equipaggio, si proiettò con un potentissimo riflettore un immenso fascio di luce ad arco, che in un attimo sembrò congiungere come una corda fantastica i due piroscafi. Un arco grandissimo, che si restringe poi lentamente, ritirandosi, come le corna della lumaca, prendendo la forma di un lungo manganello, lì in alto a segnare alla nave sorella la rotta da seguire. Il Conte Verde rispose lanciando anche lui i suoi fuochi artificiali. Man mano poi che si avvicinavano l'illuminazione si faceva sempre più bella, più fantastica nello scoppiettio continuo dei fuochi, nei vari bengala rossi, verdi, azzurri, violetti, d’ogni colore. Si sentiva un rumore confuso, simile al muggito della marea, rumore di voci lontane ed indefinite: rumore congiunto alle grida e agli “oh” di ammirazione di tutti, rumore che sembrava un'armonia, nello strano suo susseguirsi di mille suoni, rumore che faceva palpitare il cuore a più d'uno, perché la nave che annunciava era d'Italia e all'Italia faceva ritorno. E il colosso marino avanzava, scivolando veloce sulle placide onde; aveva una maestà grande, illuminato dalle sue luci, abbellito dalla fantasia dei suoi colori. Ci passò di fianco, forse ad un’ottantina di metri. La nostra nave lo colpì in pieno col suo potente riflettore - sembrava una visione. Tutti gridavano: avreste sentito un saluto in tutte le lingue. Passò veloce; lo seguimmo con lo sguardo, poi sparì lontano lontano, nell’oscurità.