IL CALDO DEL MAR ROSSO - 17.11.1932

Siamo ancora nel mar Rosso. Fa caldissimo. Il mare per giunta è molto cattivo; tanti si sentono male, specialmente le persone di stomaco debole. Io sto benissimo, anzi mi sono ingrassato; si vede che le arie marine non mi fanno male. La giornata è un po' monotona, si vede sempre cielo e acqua; ogni tanto solo qualche pesciolino, qualche uccello acquatico, e nulla più. Di questi uccellini ce ne sono di bellissimi, di tutti i colori, che volano con una grazia squisita a fior d'acqua, sopra le onde che si accavallano spinte violentemente dal vento.

Alla sera passammo presso Mocca, tutta illuminata, e credo che allungando il naso un paio di chilometri, avreste forse sentito odore di caffè. Uscimmo dal mar Rosso di notte, allontanandoci da Adem e dallo scoglio di Perim senza fermarci.