Adelina Zandrino
(1893-1994)Nata a Genova nel 1883 ed ivi morta nel 1994. Esordì nel 1913 a Rapallo con una mostra personale, in seguito alla quale si recò a Parigi, dove ottenne un grande successo, grazie anche ai suoi disegni di costumi teatrali.
Le sue composizioni spaziano dalla figura al paesaggio, passando per il ritratto e la natura morta. Nella sua città di Genova, nel 1932, aveva tenuto una mostra con più di 70 opere, da aggiungere alle ceramiche e alle terrecotte. Continuò a lavorare indefessamente fino al 1970, ottenendo diversi riconoscimenti pubblici, tra cui la medaglia d’oro di benemerenza artistica. Le sue opere sono sparse in gallerie e collezioni private in tutto il mondo.
Il suo disegno di don Gaspare con bambini è il primo di mano femminile.
Don Gaspare con bambini (1951) - Scena piacevole d’un mattino domenicale.
Don Gaspare, nell’atteggiamento ancora impacciato del giovane chierico, s’incontra con i suoi piccoli amici che l’attendono, davanti alla chiesa delle Stimate.
C’è aria di festa.
Succede spesso all’alba d’una vita dedicata totalmente a Dio e ai suoi figli: di notte ti parlano in sogno gli angeli e di giorno vivi con gli occhi aperti sull’incanto dell’innocenza.
Il disegno era stato commissionato dal padre Piero Marchesini ad una pittrice di Genova per la copertina del Missionario di cui era il responsabile (giugno 1951).
In quegli anni don Piero Marchesini, missionario senza definizione, sempre a servizio di tante parrocchie del Veronese, era preso dalla passione missionaria, specialmente per l’Africa. È l’inventore delle giornate missionarie stimmatine.
In quanti buoni ragazzi ha acceso la vocazione missionaria!
Come in lui, aspirantino entrato nell’aria dell’ambiente delle Stimate, l’aveva accesa il giovane sacerdote don Gaspare.