Aldo Bondi

Pittore friulano

Il 1953 fu l’anno centenario della morte di don Gaspare Bertoni.

In quella occasione parvero intensificarsi gli studi sulle virtù eroiche del venerabile Fondatore; inoltre fu favorita la convinzione d’una ormai vicina beatificazione del Venerabile e fu diffusa, anche al di fuori degli ambienti stimmatini, la fama della sua santità. L’immagine del venerabile Fondatore doveva essere esposta in ogni ambiente stimmatino. (Deliberato capitolare 45 del 1952). Bertoniano dell’aprile 1952.

In questo clima di risveglio bertoniano il superiore generale padre Dionigi Martinis (1946-1958) volle dare un nuovo "ritratto ufficiale" al volto di don Gaspare. Gli parve che l’austero e santo Fondatore degli stimmatini fosse stato in quegli anni ridotto ad un sacerdote bambinaio, sulla falsa riga di don Bosco, che ride.

 

 

Ritratto (1953) - La composizione non è nuova. Nuovo è il volto che è quello del busto dello Spazzi, però ancor più realistico.

Il tentativo fallì, non piacque. I lineamenti segnati dalla morte vi sono accentuati fino ad una austerità fredda e impassibile. Il taglio marcato della bocca rivela amarezza e sfiducia, diffuse anche negli occhi smorti e quasi assonnati.

Il ritratto del Bondi rimase negli archivi, ma in compenso diede l’avvio ad una serie d’altri tentativi, che però saranno limitati dal deliberato capitolare n. 44 del 1952: «Senza il permesso del Consiglio Generale e udito il parere del Postulatore». Bertoniano dell’aprile 1952.