Mario Barberis (morto 1960)

Pittore di origine piemontese, si stabilì a Roma dove lavorò su committenza, specialmente per opere di carattere religioso. Negli anni Trenta decorò cappelle ed oratori di vari Istituti. Fu anche scrupoloso ritrattista.

L’originale si trova a Sant’Agata (Roma)

 

 

Don Gaspare davanti al crocifisso (1946). - Cristo risorto con le stimmate gloriose a molti stimmatini non parve in armonia con il pensiero, la devozione e la vita del loro Fondatore e dei primi Padri.

Se "per divina disposizione" essi traevano nome ed identità dalle sacre Stimmate di nostro Signore Gesù Cristo, queste Stimmate erano, in coerenza con lo spirito del venerabile Padre, quelle dolorose, quelle del Crocifisso.

L’orazione mistica di cui si parla nel Memoriale avvenne davanti al Crocifisso (Memoriale 30.5.1812) e l’oggetto amabile fino allo spasimo dell’anima era il sacro Cuore trafitto per amore, da cui sgorga sangue ed acqua.

In questo ritratto la luminosità del viso estasiato del giovane Sacerdote in preghiera è solo il riflesso dell’alone luminoso che emana dal Crocifisso, e richiama quindi solo un momento, del tutto singolare, della sua preghiera. Non vi palpita la paternità lungimirante del futuro fondatore.

 

 

L’originale si trova a Campinas (Brasile)

Sotto la tettoia (1946) - Molti dipinti su don Gaspare Bertoni furono suggeriti da episodi particolari e decisivi della sua vita.

Nel giugno del 1802 il giovane sacerdote, su invito del suo parroco, don Francesco Girardi, dava inizio al primo oratorio mariano in Verona.

Per mancanza di locali nella canonica, i ragazzi raccolti da don Gaspare dovevano mettersi per le loro adunanze sotto una tettoia o porticato della canonica: quasi a rivivere le angustie di Maria e Giuseppe a Betlemme, per i quali non c’era posto.

Questo fatto ha ispirato un singolare quadro del pittore Mario Barberis, dal quale traspare la soavità della devozione a Maria, che animava quei primi piccoli oratoriani.

"Dopo Dio, Maria vergine dovrà avere il primo posto nel tuo cuore" diceva don Gaspare.