Ignoto

L’originale si trova nella Curia Generalizia. Roma.

Dal 1890 i Preti delle Stimate, per decisione della Santa Sede, cambiarono il loro nome da "Missionari apostolici" in quello di "Preti delle Sacre Stimmate di nostro Signore Gesù Cristo".

Questa decisione della Chiesa fu accolta, nonostante tutto, come una "divina disposizione".

Inoltre negli anni Trenta si sviluppò tra gli Stimmatini l’azione missionaria in terre lontane: Americhe e Cina.

Quei sacerdoti "missionari" scoprirono con il nome la loro identità nel mandato di Cristo risorto agli Apostoli: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo» (Mc 16, 15).

Il santo Fondatore è raffigurato mentre "nell’orazione avanti messa" viene rapito come da una intensissima intimità con il Sacro Cuore. (Memoriale 30.5.1812).

In questa mistica unione d’amore è stata concepita la Congregazione dei Missionari stimmatini.

Il trentenne sacerdote, quello del Memoriale privato, rivela nello splendore del volto, nella finezza dei lineamenti e nell’estatica compostezza l’intimo stupore di chi scopre quasi sensibilmente in sé per la prima volta la paternità spirituale.

Il Risorto qui atteggiato nella forma tradizionale del Sacro Cuore, è al posto del crocifisso delle immagini precedenti e mostra i segni gloriosi della Passione.

Gli Stimmatini per divina disposizione sono i missionari di Cristo risorto.