Grazioso Spazzi (1816-1892)

Era per fama uno degli artisti più in vista di Verona negli anni 1840-1870.

Insegnava scultura all’Accademia cittadina di pittura e scultura. Tra i suoi allievi ebbe il futuro grande scultore Ugo Zannoni (1836-1919) a cui dobbiamo il busto ufficiale di don Gaspare Bertoni.

Spiccava per la sua raffinatezza inventiva e la perizia tecnica. Lavorò molto per il nuovo cimitero monumentale cittadino. La sua opera fu continuata anche dai figli, dei quali uno, Antonio, fu allievo del ginnasio Stimate.

Il busto si trova nella sala consiliare della Provincia - Stimate.

 

Busto dal vero, ricavato liberamente dalla maschera facciale del defunto sacerdote don Gaspare.

È il volto del giusto nella quiete della morte. Dopo il trapasso dell’anima a Dio, i lineamenti del viso s’acquietano per incanto nella pacatezza e nello splendore abituali; nello scarno pallore e nella fissità della morte sembrano ringiovanire acquistando un fascino di cielo.

I segni evidenti della morte non tolgono maestà e soavità a questo volto dalla fronte spaziosa; e l’ampio taglio delle labbra suggerisce un fuggente sorriso di pace.

Mentre l’occhio rimane lucido ed immobile: muore annegandosi nelle lacrime.

Niente in questo volto suscita la reazione del pianto.

 

IL VENERABILE FONDATORE

Nel 1906 fu introdotta a Roma la Causa di beatificazione di don Gaspare Bertoni.

Il neo venerabile servo di Dio parve mancare del volto di riconoscimento.

Per anni durò la ricerca dei figli per dare alla cara immagine paterna i lineamenti che rispondessero nel contempo al vero e all’ideale.

Solo dopo la grande guerra (1921) si giunse ad un ritratto dichiarato ufficiale del venerabile Fondatore.

Era quello del pittore Angelo Recchia.

Nel frattempo furono proposti altri ritratti.