TENTAZIONI
Penso che il modo più positivo di educare sia la verità.
L’equilibrio tra la verità e la vita concreta è molto difficile. O si esagera in un senso o nell’altro.
Alcuni fatti: è vero che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo. La nostra persona e la nostra sessualità sono un dono di Dio Padre. Occorre rispetto e valorizzarle secondo il piano di Dio. Questa è un’educazione positiva.
Quando le persone si facevano il bagno c’era un incaricato che annunciava a voce alta il tempo: «Cinque minuti per bagnarsi e insaponarsi!». Altro avviso: «Tre minuti per asciugarsi e vestirsi!». È chiaro che non c’era il tempo nemmeno per guardarsi.
A quel tempo insistevano a raccomandarci che guardare una donna o ammirarla in stato di gravidanza era oggetto di tentazione. Vai a risolvere il problema! Non sarebbe meglio abituare la coscienza di tutti noi, donne e uomini, (vedi il catechismo) che siamo figli di Dio? Così è più facile aver rispetto per gli altri!
Ora non ho nessuna tentazione ammirando, nella donna incinta, l’opera di Dio Creatore. Anzi, innalzo un inno di lode.
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5, 8).