IL BUON SENSO
È chiaro che la celebrazione dell’Eucarestia è l’azione liturgica più sacra del prete. È Gesù vivo, presente nell’Ostia Santa e nel vino, divenuto il suo sangue. Per questo è necessario vivere l’adorazione e avere attenzione alle Sacre Specie, ma senza scrupoli.
Ricordo che aiutavo un prete durante la s. Messa. Lui puliva per dieci minuti la patena e il calice. Molte volte io lo avvisavo che tutto era già pulito. Penso che nemmeno il microscopio risolveva il suo scrupolo. “Gesù libera e non rende schiavi”.
“Credo in Dio Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra”.
Convinti di questo per la grazia della fede, sarà più facile e positivo obbedire, seguendo le regole del Progetto per l’essere umano e per un mondo ecologico.
E che dire dell’insegnamento di obbedire anche quando l’ordine era piantare i cavolfiori con le radici alla rovescia, fuori della terra? Non era esagerato? Dio ci ha dato il buon senso, la facoltà di discernere il vero dal falso, per realizzare il suo progetto.
Alcune volte è bene ricordare cosa ha detto Gesù nel Vangelo di s. Matteo, cap 4, 7: “Gesù rispose: La Scrittura dice pure: Non tentare il Signore Dio tuo”.
Per ultimo parliamo della povertà. Qui ricordo s. Gaspare Bertoni, fondatore della Congregazione degli Stimmatini. Quando costruì la scuola “Alle Stimate”, pretese il materiale migliore possibile. Era opera di Dio! E gli oggetti per la liturgia, specialmente per la celebrazione della santa Messa? Anche oggi sono là che sfidano la corrosione del tempo.
Allora, non servono le cose peggiori per dire che siamo poveri.
“Beati i poveri di spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli”. (Mt 5)
Distaccati per l’Amore-condivisione! Quando mettiamo a disposizione le nostre ricchezze spirituali e materiali per il bene dei fratelli, è il Regno di Dio in noi e nelle comunità!