LA MONTAGNA!

Raggiungere un i­deale è come salire in alta montagna, che alla fine si rivela una grande maestra di vita.

Il cammino per arrivare al sacerdozio è pieno di salite e discese, di luci ed ombre, di sentieri sicuri e falsi, di responsabilità e di debolezze, di amicizia e di solitudine.

Durante le vacanze salivamo le montagne attorno alla città di Verona, fino a 2000 metri di altezza. A volte andavamo in aiuto dei seminaristi più giovani.

Un giorno, in una di queste nostre escursioni, cominciò a piovere, però era una pioggia leggera. Intanto la paura già entrava nei nostri cuori. Grazie a Dio apparve il sole per la gioia di tutti. Il cammino verso la cima era sicuro. Io, molto forte e generoso a quel tempo, tiravo con un ramo i più stanchi.

Quando tutti arrivammo, potevamo ammirare un paesaggio spettacolare. Spontaneamente intonammo la preghiera del Padre Nostro per tutto il mondo. Dopo una merenda, al fresco dei due gradi, la discesa, che a volte è più difficile della salita.

La maestra–montagna ci insegna a non correre troppo quando le cose sembrano facili.“Quel mazzolin di fiori che vien dalla montagna”: tutti cantavano contenti.

Improvvisamente il sole scomparve e la nebbia ci avvolse; non si vedeva niente. Che fare, grande Maestra? Bisogna fermarsi e non cambiare strada finché non torna la visibilità. Infelicemente, abbiamo fatto il contrario. Cambiammo scorciatoia pensando che fosse migliore. La paura mi fece piangere anche per la responsabilità dei ragazzi che erano con noi.

Finalmente il sole vinse la nebbia. Dov’eravamo finiti? Sull’orlo di un precipizio.

Altro insegnamento: bisogna tornare là dove si è  cambiato strada. Grazie a Dio, il sole ci accompagnò fino a casa. Grazie, montagna, per le esperienze vissute che ci aiutano ad avere la sapienza della vita.

 

“Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri” (Is 2,2-5).

 I ritiri spirituali ci aiutavano nella salita. Ricordo padre Venturini, che più tardi divenne il fondatore dei Servi di Gesù Sacerdote. Ricordo il suo sorriso di pace.