Le scuole a Parma

15) Nel 1877 a Parma, secondo gli accordi, vengono aperte le prime scuole elementari. Nel 1878 seguono quelle delle Stimmate. Ma ciò non impedisce che nel 1879 in occasione del Giubileo gli Stimmatini vadano "a predicare molte missioni straordinarie" (Cronache, p. 162).

Poi nel 1881 è la volta delle scuole ginnasiali a Bassano e nell’anno seguente alle Stimmate. Ma nel 1883 il Vescovo di Pavia, che auspica una fondazione nella sua città, ottiene intanto che due padri con una serie di missioni dispongano le popolazioni alla Visita pastorale"(Ivi, p. 176).

Nel 1888 il Vescovo di Pavia, Mons. Riboldi, così riassume l’attività apostolica dei figli del Bertoni: "Gli ottimi missionari hanno qui compiuto un gran bene: il loro spirito è lo spirito eminentemente sacerdotale; sono ripieni di zelo ed insieme umilissimi; amano il sacrificio sino all’eroismo, e lo sostengono con una disinvoltura edificante; professano e difendono la dottrina cattolica in tutta la sua integrità e in tutte le sue conseguenze, e la dottrina dell’Angelico e di S. Alfonso de’ Liguori" (Ivi, p. 186).

16) Il Capitolo Generale XII (Sett. 1890) segna una svolta decisiva nella storia della Congregazione delle Stimmate, perché in forza di una interpretazione arbitraria delle parole del decreto di approvazione, si volle precisare quanto si riferisce al fine dell’Istituto asserendo che le scuole dovevano stare allo stesso livello delle missioni popolari (Ivi, p. 194).

Nel 1898, accanto alle scuole, si apre anche il primo collegio a Udine, poi anche a Parma, a Milano, a Gemona e nel 1912 alle "Stimmate" di Verona.

Nel 1905 l’attività degli Stimmatini si estende in USA, nel 1910 in Brasile e nel 1925 nella Missione ad gentes in Cina. Alla chiusura di questa, nascono altre missioni in Thailandia (agosto 1952), quindi in Sud Africa (1960), in Costa d’Avorio (1967) , nella Tanzania (1978), in Cile, nelle Filippine.

Nel 1914 con l’accettazione delle due parrocchie di Roma e di Milano intitolate alla S. Croce si apre il campo impegnativo e assorbente dell’attività parrocchiale.