La Vigilia di San Francesco che fu il giorno 3 all’apertura della funzione con grande allegrezza e contento per il loro armonico e divoto suono si sentì un famoso segno dato parte dai nostri e parte da alcuni attinenti alle campane per parte del fonditore.
Li 19 ottobre Don Cartolari andò a celebrare ai Reformati nella funzione di San Pietro da Alcantara. In questo giorno si comperò il rame da Morelli alle Spade per le cupolette dei luoghi comuni.[1]
Per la festa della Purità di Maria Vergine furono dati quattro segni, in avvio anche dell’Indulgenza plenaria, con 6 campane. Uno alle 3 nella vigilia ed un altro all’Ave Maria della sera di detta vigilia. I due altri nella festa. Uno dopo l’Ave Maria della mattina, un quarto circa d’ora dopo; l’altro al mezzodì. Don Michele Falezza venne per sua carità dopo l’oratorio a dir la Santa Messa.
Si discusse se si debba suonar le campane nei giorni dei SS. Apostoli, San Raffaele etc. E negativamente si risolse il quæritur.
Li 24 ottobre, giorno di San Raffaele si diede un segno colle campane per aggradire alla comunità di Santa Maria di Zevio che si recò in questo luogo a questo effetto volendone fare un concerto eguale per il paese.
Li 2 ottobre a cena avemmo discorso del Signor Don Gasparo.
L’anno 1833 si cominciarono le scuole il giorno di San Carlo essendo anche l’anniversario del loro cominciamento. In questo giorno il Signor Don Gasparo ebbe sangue per pienezza, e supplì Don Bragato.
Don Cartolari andò a San Carlo a dir la Santa messa; ma ai SS. Fermo e Rustico niuno essendo così stato deciso, non veggendo corrispondenza di copula da chi fa la funzione.
Li 7 ottobre 1833 furono messe le cupolette dei luoghi comuni.
Li 14 novembre 1833 fuvvi a scrivere in questo luogo, dopo aver detto la Santa Messa, una piccola operetta, l’Abate Rosmini di Rovereto, e la scrisse nella cameretta del Signor Don Gramego.
17 novembre 1833 per la festa del Patrocinio di Maria Vergine è stato deciso di suonare solo 5 campane 5ª - 4ª - 3ª - 2ª - 1ª.
Oggi don Cainer è stato a San Nicolò a dir la Santa Messa essendo Sant’Andrea di Avellino ed era domenica.
Li 18 novembre 1833 per la Presentazione è stato deciso che non si suoni fuori dell’ordinario quotidiano.
Li 27 novembre 1833 Don Cainer è stato a dir la Santa Messa nella chiesa coi padri della Scala nel giorno di San Giovanni della Croce che cadde in giorno di domenica, dicendo a Don Mosconi che si ricordi del ricambio.
Li 25 novembre 1833. Giorno di Santa Caterina, si sono suonate le campane 3ª, 4ª, 5ª, 6ª. Un segno la sera dopo l’Ave Maria della Vigilia ed un altro alla mattina.
In questo giorno il nostro Signor Don Gasparo Bertoni andò a letto sentendosi di mala voglia per ordine del medico e ricevette un salasso la mattina alle ore 12. Il dopo pranzo gli si fece della febbre e si dubitava quasi d’un altro. La cosa si disponeva per essere un po’ lunga. Faccia Iddio quello che è migliore alla sua gloria. Speriamo in bene. Fu lunga fino Li 30 novembre 1833 la sera si suonarono le campane 2.3. 4.5.6 cioè in tono minore per la Domenica I dell’Advento e così si fece la mattina della domenica istessa.
[1] A latere: Nella Vigilia poi di San Raffaele si cominciò il lavoro da un certo Valentino Scala agente del signor Gelmetti Bandazio vicino al ponte nuovo e si terminò li 9 del corrente in cui furono messe al proprio luogo.