Agata augura a Quinziano:

«Possa tu essere

come Giove tuo dio

e tua moglie come Giunone!»

 

Quinziano protesta.

 

«Se il tuo dio è buono

dovresti essere orgoglioso

di assomigliargli!»

Sant'Agata fu martirizzata a Catania intorno al 250 dopo Cristo.

Denunciata perché cristiana fu tentata da Afrodisia e le sue figlie.

Al suo rifiuto, il governatore Quinziano le fa tagliare i seni per colpirla nella sua femminilità. Ma nella notte le appare San Pietro apostolo che la guarisce.

Quinziano la fa bruciare sulla legna ardente.

Il velo che una donna usa per coprirla agli occhi della soldataglia, non brucia a contatto col fuoco e diverrà la reliquia che protegge Catania dalla lava dell'Etna.

In carcere riceve la visita di santa Lucia, vergine siracusana.

Nell'anno 1.000 Catania le costruisce una magnifica cattedrale.

Quadro di Sant'Agata