19 Gennaio

 

 

LUIGI TORTELLA (sacerdote)

 

NATO: Pacengo VR - 5.6.1937

Temporanea 25.9.1955

Perpetua 25.9.1958

Ordinazione 21.6.1964

Morto a San Leonardo 19.1.2023

Anni 85

 

 

Il 19 gennaio 2023, alle ore 20.05, nell’Infermeria di S. Leonardo, concludeva il suo cammino terreno il nostro confratello p. Luigi Tortella.

È nato a Pacengo (Verona) il 5 giugno del 1937; il 25 settembre del 1958 si consacrò per sempre al Signore con la professione perpetua nella Congregazione Stimmatina e il 21 giugno del 1964 venne ordinato presbitero.

    Il suo percorso formativo, compreso tra il 1948 e 1964, avvenne in modo graduale all’insegna di un progresso continuo sia sul piano della vocazione stimmatina, sia nell’impegno della crescita culturale, senza eccessi e, al tempo stesso, in una progressiva dedizione spirituale e al servizio alla Chiesa nella Congregazione di San Gaspare Bertoni.

    Chi ha curato la sua formazione lo descrive come un giovane di indole semplice e serena, di buona salute, diligente, generoso, docile e aperto.

    P. Luigi visse i primi anni di ministero nella realtà Stimmatina del Sud Italia tra Battipaglia, Bellizzi e Poggiomarino. Possiamo affermare che questi anni lasciarono in lui un’impronta indelebile sul suo modo di vivere il ministero da stimmatino.

    La Sua propensione all’azione pastorale lo portò ad essere più propenso ad agire per la “Gloria di Dio” che alla riflessione, tuttavia, non si può asserire che non vivesse una vita intensamente spirituale. P. Luigi pregava e faceva pregare! La sua è stata una vita totalmente donata al Signore, senza riserve; e il Signore si è preso tutto di lui, chiamandolo ad essere missionario, non solo nel Sud Italia ma anche altrove.

    A seguito della decisione del Consiglio dei Superiori di portare la presenza Stimmatina in Cile, all’inizio degli anni ’80, assieme a p. Daniele Giacopuzzi, a Iquique pose le basi per lo sviluppo della Congregazione in quel paese dell’America Latina, sotto la responsabilità della Provincia Santa Cruz. Poi fu la volta di Santiago e poi di Belloto. Tolta una breve parentesi nelle Filippine, a Manila, in Cile p. Luigi visse in pienezza il suo essere missionario.

    Purtroppo, lo zelo missionario e pastorale che lo abitava, quasi a sua insaputa, già il 2005-2006, cominciava ad essere intaccato da qualche disturbo cognitivo. Dopo qualche anno, verso il 2008-2009 fece ritorno in Italia, nel Battipagliese. Qui, nel suo cuore sentiva forte il desiderio di dedicarsi al servizio alla Chiesa. Sentiva dentro di sé d’avere ancora qualcosa da donare agli altri. L’amore per Cristo che lo aveva chiamato, voleva trasmetterlo alla gente. Forse non si rendeva conto che il male, che poco alla volta avanzava, generava in lui atteggiamenti scompensati verso forme di agitazione incontrollata non consoni al ministero pastorale, specialmente nella celebrazione della riconciliazione a cui teneva tanto.

    Perciò, quando per lui fu disposto che risiedesse a San Leonardo, la cosa fu vissuta da lui come un’esclusione, perciò con una grande sofferenza. Era il 2013. Il decadimento procedeva lentamente ma inesorabilmente. Dal 2018 in lui cominciava a venir meno la parola e poi, poco alla volta, anche la capacità di ambulazione. Tuttavia, rispondeva alle visite di confratelli, parenti e amici con qualche sorriso dolcissimo e davvero prezioso per un uomo come lui che talvolta, in passato, poteva essere apparso un po’ scortese, ma solo in apparenza!

    Da due mesi a questa parte, la situazione è andata via via degenerando. Nel mese di dicembre 2022 sembrava ormai giunto alla fine. Ci fu una breve ripresa ma, negli ultimi dieci giorni il suo organismo non assimilava più né cibo, né farmaci. Così il Signore portò a compimento in p. Luigi Tortella l’opera di bene che in lui aveva iniziato 85 anni prima con il Battesimo.

    In questo confratello tutti noi possiamo accogliere la verità delle parole di San Gaspare: “Dio farebbe cose straordinarie in noi se solo glielo permettessimo, senza ostacolare la sua opera”. 

 

Dal Missionario:

Necrologio di p. Luigi Tortella 

Il 19 gennaio 2023, alle ore 20.05, nell’Infermeria di S. Leonardo, concludeva il suo cammino terreno il nostro confratello p. Luigi Tortella.

È nato a Pacengo (Verona) il 5 giugno del 1937, il 25 settembre del 1958 si consacrò per sempre al Signore con la professione perpetua nella Congregazione Stimmatina e il 21 giugno del 1964 venne ordinato presbitero.

    Il suo percorso formativo, compreso tra il 1948 e 1964, avvenne in modo graduale all’insegna di un progresso continuo sia sul piano della vocazione stimmatina, sia nell’impegno della crescita culturale, senza eccessi e, al tempo stesso, in una progressiva dedizione spirituale e al servizio alla Chiesa nella Congregazione di San Gaspare Bertoni.

    Chi ha curato la sua formazione lo descrive come un giovane di indole semplice e serena, di buona salute, diligente, generoso, docile e aperto.

    P. Luigi visse i primi anni di ministero nella realtà Stimmatina del Sud Italia tra Battipaglia, Bellizzi e Poggiomarino. Possiamo affermare che questi anni lasciarono in lui un’impronta indelebile sul suo modo di vivere il ministero da stimmatino.

    La Sua propensione all’azione pastorale lo portò ad essere più propenso ad agire per la “Gloria di Dio” che alla riflessione, tuttavia, non si può asserire che non vivesse una vita intensamente spirituale. P. Luigi pregava e faceva pregare! La sua è stata una vita totalmente donata al Signore, senza riserve; e il Signore si è preso tutto di lui, chiamandolo ad essere missionario, non solo nel Sud Italia ma anche altrove.

    A seguito della decisione del Consiglio dei Superiori di portare la presenza Stimmatina in Cile, all’inizio degli anni ’80, assieme a p. Daniele Giacopuzzi, a Iquique pose le basi per lo sviluppo della Congregazione in quel paese dell’America Latina, sotto la responsabilità della Provincia Santa Cruz. Poi fu la volta di Santiago e poi di Belloto. Tolta una breve parentesi nelle Filippine, a Manila, in Cile p. Luigi visse in pienezza il suo essere missionario.

    Purtroppo, lo zelo missionario e pastorale che lo abitava, quasi a sua insaputa, già il 2005-06, cominciava ad essere intaccato da qualche disturbo cognitivo. Dopo qualche anno, verso il 2008 -09 fece ritorno in Italia, nel Battipagliese. Qui, nel suo cuore sentiva forte il desiderio di dedicarsi al servizio alla Chiesa. Sentiva dentro di sé d’avere ancora qualcosa donare agli altri. L’amore per Cristo che lo aveva chiamato, voleva trasmetterlo alla gente. Forse non si rendeva conto che il male, che poco alla volta avanzava, generava in lui atteggiamenti scompensati verso forme di agitazione incontrollata non consoni al ministero pastorale, specialmente nella celebrazione della riconciliazione a cui teneva tanto.

    Perciò, quando per lui fu disposto che risiedesse a San Leonardo, la cosa fu vissuta da lui come un’esclusione, perciò con una grande sofferenza. Era il 2013. Il decadimento procedeva lentamente ma inesorabilmente. Dal 2028 in lui cominciava a venir meno la parola e poi, poco alla volta, anche la capacità di ambulazione. Tuttavia, rispondeva alle visite di confratelli, pareti e amici con qualche sorriso dolcissimo e davvero prezioso per un uomo come lui che talvolta, in passato, poteva essere apparso un po’ scortese, ma solo in apparenza dalla!

    Da due mesi a questa parte, la situazione è andata via via degenerando. Nel mese di dicembre sembrava ormai giunto alla fine. Ci fu una breve ripresa ma, negli ultimi dieci giorni il suo organismo non assimilava più né cibo, né farmaci. Così il Signore portò a compimento in p. Luigi Tortella l’opera di bene che in lui aveva iniziato 85 anni prima con il Battesimo.

    In questo confratello tutti noi possiamo accogliere la verità delle parole di San Gaspare: “Dio farebbe cose straordinarie in noi se solo glielo permettessero, senza ostacolare la sua opera”.

 

In ricordo di P. Luigi Tortella

“Vorrei un taglio di capelli”, “Come dice?”, “Sì, vorrei un taglio di capelli”, - disse con la lingua un po’ impacciata un uomo alquanto “alticcio”, bussando alla porta della canonica dove erano appena arrivati i nuovi preti stimmatini. “Si accomodi, prego” rispose p. Luigi Tortella, senza smarrirsi, a quel signore di Iquique. Così P. Luigi lo rivestì dell’accappatoio poi prese forbici, pettine e il taglia capelli manuale che aveva con sé, e..voilà! La coppa è fatta e il signore, dalla faccia un po’ abbruttita dall’alcol, era ritornata più bella e più fresca. Felice e contento quell’anonimo signore diventò, a modo suo, un ottimo apripista missionario, raccontando in tutti gli angoli della parrocchia che c’erano dei preti servizievoli, accoglienti e simpatici. Il bel sorriso di Don Luigi e le sue sonore risate lo avevano conquistato. P. Luigi Tortella era esperto nel taglio dei capelli, aveva fatto buona pratica durante i suoi anni di preparazione al sacerdozio nella casa di formazione di san Leonardo Verona, dove, alle volte, tagliava di brutto. A Iquique, quel taglio di capelli gratis, è stato l’evento che ha aperto una porta alla simpatia verso la chiesa cattolica.

P. Luigi assieme a P. Daniele Giacopuzzi erano da poco arrivati a Iquique (inizio anni ’80). La loro nuova abitazione,  le opere parrocchiali erano fatiscenti e anche la chiesa richiedeva una buona manutenzione e ristrutturazione. La parrocchia era dedicata alla Madonna del Perpetuo Soccorso. Da almeno otto anni era stata senza parroco e senza sacerdoti. I neo arrivati Stimmatini, P. Luigi e P. Daniele, si rimboccarono le maniche e incominciarinoo a usare carriole, impastare la malta, a spennellare con vernici belle e innovatrici i muri. La loro casa era aperta per accogliere, per consigli, per ricevere o chiedere una benedizione, per prenotare matrimoni, visita agli ammalati etc  e anche un taglio di capelli! Si era messo anche Lui, P. Luigi, tra gli ultimi, con umiltà e semplicità, come è suggerito fare, quando ci si presenta per la prima volta in una Paese nuovo. L’esempio, la laboriosità, la preghiera, l’accoglienza, la disponibilità erano le caratteristiche che non avevano bisogno di essere spiegate e anche le persone un po’ avvinazzate o poco istruite potevano cogliere. Non è stato difficile conquistare il cuore dei fedeli che, attratti dall’esempio di umiltà e di semplicità di P. Luigi incominciarono a riprendere la via della chiesa, mentre le campane, che per anni suonavano inascoltate, con i loro rintocchi annunciavano, ora, la gioia della fede ritrovata e richiamavano festosamente i fedeli alla chiesa..

P. Luigi aveva sempre avuto il sogno missionario. Quando nel 1981 si aprì la rotta del Cile, fu il primo a dare la sua disponibilità e partì deciso. Lo ricordo a Battipaglia dove lavorava con i ragazzi, prima di partire come missionario. In quei tempi la parrocchia di Battipaglia scoppiava per il numero di ragazzi e giovani che frequentavano le opere parrocchiali, l’oratorio e i servizi liturgici. Erano più di quattrocento i ragazzi che si accostavano alla prima comunione. La domenica la grande Chiesa era piena di bambini chiassosi. Padre Luigi era un animatore e la disciplina era garantita dal suo vocione e i suoi “occhiacci” invitavano tutti a partecipare attivamente alla funzione religiosa. Con il suo grande e innocente sorriso si faceva amare e rispettare.

Grazie P. Luigi. Hai completato la tua corsa terrena, contempla ora il volto radioso e vivo di quel Cristo che hai amato e onorato sulle strade del mondo sotto il velo del povero, del lebbroso, del disperato.

P. Luigi era nato nel 1937. Ha concluso la sua vita il 19 gennaio 2023. RIP P. Gianni Piccolboni

  

 

 

 

 

 

 

 

 

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