GERARDO MARCHI (sacerdote)
Nato:
Cogollo di Tregnago VR - 01.03.1930
Professione perpetua:
Verona VR - 09.09.1949
Ordinazione:
Verona VR - 26.06.1955
Morto:
San Bonifacio VR - 04.12.2005
Domenica, 4 dicembre 2005, tra le 7.00 e le 8.00 del mattino, P. Gerardo Marchi, della comunità di Cadellara, ha concluso il suo cammino terreno.
Nel pomeriggio di giovedì 24 novembre, mentre stava avviandosi lungo lo scivolo per aprire il garage, l’auto lasciata in sosta s’è messa in movimento investendo p. Gerardo alle spalle e trascinandolo per alcuni metri. Soccorso dai confratelli e chiamato il pronto intervento, fu ricoverato d’urgenza all’ospedale di S. Bonifacio (VR).
P. Gerardo riportava traumi un po’ ovunque. La prognosi rimase riservata anche se, nei giorni successivi, la situazione traumatologica era apparsa meno grave dell’inizio. Tuttavia, le necessarie diagnosi, radiografia e TAC, rivelarono che il nostro confratello era affetto da forme neoplastiche diffuse. Rimane difficile per ora stabilire la causa immediata del decesso: se l’incidente o il male incurabile già in metastasi.
P. Gerardo è andato incontro al Signore con serenità dopo una vita dedicata interamente al servizio della Chiesa e dei fratelli. L’estate scorsa, nel mese di giugno, a conclusione della prima sessione del Capitolo provinciale, aveva celebrato il cinquantesimo di sacerdozio con quattro suoi compagni di studio e di ordinazione. È stato un momento felice in cui sono state ricordate le tappe e altri compagni di cordata ormai giunti alla casa del Padre. P. Gerardo se ne rimaneva tranquillo, quasi in disparte, lasciando che altri più loquaci di lui prendessero la parola. Godeva dei ricordi, della presenza dei confratelli e di essere stimmatino e prete.
Domenica 27 dicembre, per il medesimo motivo, sarebbe stato festeggiato nella parrocchia di Badia Calavena (VR) dove, da anni, aiutava il parroco nel ministero domenicale.
P. Gerardo Marchi, nato a Cogollo di Tregnago il 1 marzo 1930 e divenuto membro della Chiesa il giorno dopo attraverso il battesimo, è poi entrato nell’Istituto degli Stimmatini il 10 settembre del 1941, a Sezano. Dopo il ginnasio, all’età di diciott’anni, fece il noviziato e il 9 settembre del 1949 emise i primi voti. Si consacrò definitivamente al Signore nella Congregazione degli Stimmatini con la professione perpetua il 9 settembre del 1952. Il 26 giugno del 1955 divenne sacerdote.
Visse in parecchie comunità della Provincia Italiana del S. Cuore: Udine, S. Leone Magno in Milano, Pavia, Stimmate, Ferrara, S. Leonardo, Via Mameli e Cadellara. Il suo fu essenzialmente un servizio di educatore dei giovani come insegnante e animatore di collegio e pensionato universitario. Per le comunità ricoprì anche il ruolo di economo.
Negli ultimi anni fu pure apprezzato come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione O.A.S.I. (Opera Assistenza Servizi Integrati).
Uomo schivo, riservato e timido, tuttavia sensibile ed intelligente, ha sempre cercato di mantenersi in disparte, lontano dai riflettori. Proprio per questo era amato da molti, piccoli e grandi, come un «uomo buono».
Nella sua vita conobbe la sofferenza, soprattutto in seguito alla tragica morte del fratello, p. Carmelo (15 luglio 1973).
La sua sensibilità lo portò ad interiorizzare consapevolmente, ma senza rancore, emarginazioni e torti subiti. Dal poco che ci lascia di alcuni suoi pensieri scritti, comprendiamo che p. Gerardo ha esercitato il perdono di vero cuore affidando davvero al Signore ogni suo affanno.
Quanto è scritto nella prima parte del salmo 131 sembra la fotografia della sua spiritualità: «Signore, non s’inorgoglisce il mio cuore, non sono boriosi i miei occhi, non mi muovo fra cose troppo grandi, superiori alle mie forze».
Questo fratello davvero umile di cuore ha finalmente raggiunto ciò che il medesimo salmo annuncia nella sua conclusione: «Tengo serena l’anima mia. Come bimbo in braccio a sua madre. Come bimbo svezzato è l’anima mia. Attendi, Israele, il Signore; ora e sempre».
R.I.P.