FABIANO MTIMA LAMBULIRA (sacerdote)
n. Misuku, Zomba (Malawi) 2.2.1963, t. 23.1.1994, p. 19.1.1997,
o. 5.9.1998
m. Milano, 19.12.2021 (a. 58).
Individuo "in ricerca", sempre col sorriso sul labbro.
a) in ricerca vocazionale
Completate le Scuole Superiori, si unì ai Padri Bianchi e fu mandato nel seminario di S. Paolo a Kipalapala in Tabora (Tanzania). Qui, con l’aiuto del suo formatore (P. Remigio, poi arcivescovo), chiese di diventare stimmatino; e fu ammesso, sotto la direzione di p. Giuliano Melotto.
Studente di teologia, a seguito delle richieste dei vescovi del Sud Africa di sei mesi di servizi pastorali prima dell’ordinazione sacerdotale, chiese di essere mandato nella missione di Kisanga in Tanzania, ammessa alla nuova eletta Vice-Provincia stimmatina del Sud Africa: decisione provvidenziale, perché qui apprese il Kiswaili e acquistò familiarità con la Chiesa locale, divenendo ponte tra Sud Africa e Tanzania per gli Stimmatini. E fu "l’apostolo del sorriso" più che della lingua, scarsamente conosciuta.
b) Ordinazione sacerdotale e servizio apostolico
Ordinato sacerdote a Pretoria, fu assegnato alla Tanzania, naturalmente: nel 1998 a Morogoro come coadiutore di p. Giacomelli nella formazione degli studenti di filosofia; poi formatore lui stesso. Carica che lo indusse a perfezionarsi a Roma all’Università Gregoriana.
c) Il calvario
Nel 2013 iniziò, però, il suo calvario: colpito da tumore, cercò rimedi in Italia, dapprima a Verona poi a Milano: dieci anni di calvario durante i quali fu "l’apostolo del sorriso", particolarmente nel Pensionato Universitario di S. Croce. Ai suoi funerali c’era anche il superiore generale, p. Rubens.