4 MARZO

 

ANGELO  CULPO (benefattore delle missioni)

 

Nato a Chiampo 6.7.1923

Morto a Chiampo 4.3.2013

Anni 90

 

L’ultimo viaggio di Angelo Culpo

Aveva programmato alla vigilia dei suoi 90 anni l’ultimo viaggio in Tanzania. Voleva vedere la centrale elettrica realizzata e aprire per primo la saracinesca dell’acqua. Lui che tante volte aveva sognato con p. Cesare Orler di vedere realizzato questo progetto non ha visto la parte finale. Improvvisamente, nella mattina di lunedì 4 marzo 2013, un malore l’ha strappato alla cara moglie Lucia e ai suoi quattro figli. Da quando aveva raggiunto l’età della pensione era iniziata per lui una seconda vita, la vita di “nonno Africa”. I volontari di Chiampo avevano tanti fronti missionari aperti e nonno Africa li ha conosciuti tutti. Dal Sud Africa alla Costa d’Avorio, dal Cile al Paraguay, dalle Filippine alla Guinea Bissau, dalla Georgia alla Tanzania solo per citarne alcuni. Quando alla fine degli anni Ottanta è nata l’ABCS, lui è stato uno dei primi soci ad iscriversi. Anche perché i missionari Stimmatini erano di casa nella famiglia Culpo. Sua moglie Lucia infatti era sorella dei padri Giovanni e Ottavio Vallarsa per cui il legame fu sempre molto stretto con le tante frontiere dei nostri missionari.

Artigiano provetto del marmo, era piastrellista ricercato ovunque. Quando si trattava di organizzare una spedizione aveva un preciso programma: metro, orologio e calendario. Ma nonno Africa non si limitava al lavoro, gli piaceva conoscere, curiosare, parlare con la gente del posto. Come era contento in Cile quando a pranzo si andava nelle famiglie a consumare il pasto. Così poteva conoscere, parlare, sentire la gente del posto.

Uomo sapiente sapeva sempre dare il consiglio giusto. L’età l’aveva un po’ rallentato nel lavoro ma la sua mente restava lucida, fondata su valori importanti come la solidarietà, la giustizia, la verità. Non si tirava mai indietro. Ricordo la sua disponibilità anche per la casa di Boscochiesanuova quando negli anni Novanta si trattò di lucidare una parte della Serenissima e di coprire alcuni metri di piastrelle nei bagni che si rinnovavano.

Profondamente inserito nella vita della sua città, amava discutere di politica, cercare consensi alle sue idee, ligio alla tradizione religiosa che aveva sempre respirato in famiglia fin da ragazzo. Quando arrivava un ospite a Chiampo, si allestiva sempre un pranzetto o una cenetta nella sua taverna. Ed era orgoglioso di mostrare tutti i ricordi delle varie missioni che aveva messo in bella evidenza sulle pareti: sembrava una piccola esposizione missionaria.

Grazie nonno Africa di quanto ci hai regalato. Il tuo ultimo viaggio non è stato verso la Tanzania ma verso il Paradiso per prenderti il giusto premio del servo fedele e tenace che fino alla fine ha mantenuto salda la fede, forte la speranza, grande la carità.

p. Lidio Zaupa