GENEROSO NELLA PASTORALE PARROCCHIALE

E il mio lavoro? Si sviluppò soprattutto in Gurinhatã. Arrivavo là quando non c'era più luce; mi facevo la doccia con un secchio.

Appresi come cambiare un pneumatico dalla segretaria. Che vergogna!

Una volta andai a celebrare la s. Messa; ma ritardai tanto perché mi incagliai con l’auto nel fango. Grazie a Dio, arrivarono quattro uomini che misero dei pali e ci fecero venir fuori, e poi con loro sono corso alla cappella.

C’erano momenti di scoraggiamento, non sapevo cosa fare.

Pregavo e chiedevo aiuto. E arrivò nella persona del Dott. Pedro Donati. Lui sapeva cantare, organizzare la liturgia e le comunità di base, perché era stato formato in seminario fino alla teologia. Io e lui ci completavamo perfettamente.

Che Gesù benedica il mio caro amico Pedro.

Nel giorno di Natale, dopo tre giorni di lavoro, volevo tornare a casa a tutti i costi. Pioveva!

Ciononostante presi la macchina e partii. Nella salita di Rio Prata era difficile passare perché un camion si era messo di traverso in mezzo alla strada, lasciando un passaggio strettissimo. Ma ebbi aiuto da un ubriaco al quale avevo dato un passaggio. Capì il mio timore e mi aiutò dicendo continuamente: «Avanti, Padre! Avanti, Padre!». E arrivai sano e salvo. A casa non c'era nessuno. Non ricordo perché; non c'era neppure padre Mario, che mi aspettava sempre. Allora aprii il frigo e trovai un po’ di porchetta e una bottiglia di buon vino. Mangiai tutto e andai a dormire in pace. Proprio così: “Gesù, l’Emanuele, cammina sempre con noi”.

Credo, Signore!