Li 1 gennaio 1834. La sera innanzi e a un’ora di notte fu suonato il concerto di 6 campane colle scale intere e spezzate in quarta ascendendo e discendendo per 12 minuti. La mattina il concerto maggiore di 5 campane con le scale, ut supra. Essendo ammalato Don Carlo per la 6ª. A mezzodì tutte e sei con le scale etc. per 12 minuti.
Li 3 gennaio 1834 giorno di venerdì fu gettata la lampada prima d’ottone dell’altare maggiore e li 15 marzo la seconda che era giorno di sabato. Fu gettata questa tre volte non riuscendo bene che alla terza volta.
Li 5 della domenica, immediatamente dopo la circoncisione furono suonate le 5 campane nella maniera del 29 dicembre: la sera innanzi per 10 minuti. La mattina per cinque; ma furono suonate a maniera rozza, antica mancando Angiolo campanaio per essere un poco incomodato.
Li 6. Giorno dell’Epifania dell’anno 1834, furono suonate tutte le sei campane la sera alla vigilia che era in domenica all’Ave Maria e ad un’ora di notte per 12 minuti. La mattina poi della festa 5 sole, le maggiori per 5 minuti. Al mezzodì tutte per 12 minuti. Avanzando sempre nei salti.
Il giorno di S. Antonio Abate, alla propria chiesa, della Cattedra di San Pietro, a S. Pietro Incarnario, di San Sebastiano, a S. Sebastiano Don Venturini è stato a celebrare.
Per il giorno poi di San Sebastiano furono suonate le tre campane 6ª, 5ª, 4ª e fu esposta la reliquia. In questo giorno pure si cominciò con tre segni uno alle nove della mattina, l’altro al mezzodì, il terzo alle ore quattro, il triduo per lo sposalizio di Maria Vergine. Il giorno poi antecedente alla festa, cioè alla Vigilia, oltre il segno delle nove e di mezzodì; ai primi vesperi, all’Ave Maria e ad un’ora di notte furono suonati tre segni. Finalmente nella festa alle ore 9 della mattina si suonò l’Ave Maria, poco dopo un segno di circa cinque minuti, alle nove un altro buon segno di 10 minuti circa. Gran numero di Messe = 76; gran concorso di popolo e gran comunioni. Il dopo pranzo innanzi predica si suonarono tre segni di 5 minuti incirca, mezza ora distanti uno dall’altro. Ma si noti che dopo le Messe fu anche allora suonato un buon segno, e si volea anche darne uno al mezzodì ma non si sono convenuti. Benché poi si avrebbe suonato per certe giuste ragioni. Evviva i SS. Sposi. La sera ci fu tanto popolo che alla chiesa grande e l’Oratorio piccolo nol potevano capire. E tre cioè Don Gramego, Don Brugnoli (all’altare maggiore) e Don Marani all’oratorietto a benedire.
Il giorno 25 gennaio 1834 Conversione di San Paolo. Don Venturini è stato a San Paolo a celebrare, essendo venuto da noi il giorno 23 l’Arciprete, don Riccobelli, Don Bonvicini.
Per le quarantore di San Nicolò è stato a celebrare in detta chiesa tutti quattro i giorni Don Venturini.
Per la purificazione del 1834 si sono suonate le cinque campane maggiori, la sera innanzi all’Ave Maria per otto minuti incirca, la mattina per cinque.