A livello mondiale la prima grande opera
realizzata con i nuovi misteri della luce voluti da Giovanni Paolo II nel mese di ottobre 2002
Giovedì 1° maggio 2003 - Inaugurazione
Un benvenuto al nostro vescovo, P. Flavio Roberto, e a tutti voi qui convenuti per iniziare il mese dedicato alla Vergine Maria con il santo Rosario. Ero a Lourdes il 16 ottobre scorso quando il Santo Padre ha annunciato l’Anno del Rosario e l’aggiunta dei cinque nuovi misteri della luce. Fu una gioia per tutti. Dobbiamo ringraziare la Madonna per questa grazia e saperne approfittare, e i Padri Stimmatini che hanno reso possibile quest’opera del Percorso del Rosario proprio nell’Anno del Rosario, opera che il Santuario mette a disposizione per un ulteriore stimolo alla devozione e alla preghiera alla Madonna, e opera che rende Verona più bella e, speriamolo, più fedele".
Con queste parole il Rettore del Santuario, P. Renato Carcereri, ha accolto tutti, invitando il Vescovo a benedire le formelle raffiguranti i "misteri" del Rosario.
È la sera del 1° maggio. Meditando i misteri della Luce, commentati dal Vescovo, si è passati di mistero in mistero salendo lentamente il Percorso, mentre si poteva ammirare lo stupendo panorama su Verona illuminata nella notte.
«Questo tracciato è di timbro francescano» mi ha detto un confratello, «per lo snodarsi tra il verde degli ulivi, nel tenue calore delle pietre grezze, nel sapore ‘robbiano’ delle icone». La benedizione, che P. Flavio Roberto nostro amato vescovo dona, vuol essere l’auspicio che il Percorso serva per tante persone come cammino di riflessione e di preghiera, "una bussola spirituale ai pellegrini" (Osservatore Romano, 22.05.03): così il Rosario aiuta a realizzare il sogno del Papa: imparare da Maria a conoscere e amare Gesù.
«Riprendete tra le mani la corona del Rosario». Mi pare di poter dire che l’invito del Papa viene accolto, osservando come in questi primi giorni di apertura del percorso gruppi di fedeli, persone anziane, singoli e gruppi di giovani e ragazzi sono saliti pregando il Rosario. Vi vedo il richiamo della Madre celeste a "pensare e cercare le cose di lassù". Ci vuole con sé.
Auguro a tutti di incontrarLa.
Rettore
Intensa spiritualità mariana nel «Percorso del Rosario»
(Articolo apparso su L’Osservatore Romano il 22 maggio 2003)
All’uomo d’oggi il Papa offre il Rosario per soddisfare una sentita esigenza di interiorità. Il nuovo ‘Percorso del Rosario’, al Santuario di Nostra Signora di Lourdes, sul colle di San Leonardo in Verona, vuole offrire un aiuto, anche visivo, a chi cerca motivo di preghiera e di riflessione. Quest’opera giunge a compimento proprio nell’Anno del Rosario ed è stata inaugurata dal vescovo di Verona, p. Flavio Roberto Carraro, il 1° maggio.
Si tratta di un tragitto, parte a scalinata e parte a sentiero, che dal viale dei Colli porta al santuario, lungo il quale sono posti i bassorilievi policromi raffiguranti i venti ‘misteri’ del rosario, opera pregevole curata dal prof. Igino Legnaghi con la partecipazione creativa di alcuni alunni del corso di scultura dell’Accademia di Brera.
I Padri Stimmatini pensando a quest’opera hanno inteso offrire una ulteriore apertura alla spiritualità mariana legata al Santuario di Lourdes. Ma anche vogliono continuare nella tradizione che parte dal loro santo Fondatore, Gaspare Bertoni (del quale quest’anno ricorre il 150° anniversario della morte), che fu un prete eminentemente mariano, congregato mariano in gioventù, fondatore degli oratori mariani, promotore della preghiera del rosario tra i giovani.
L’Anno del Rosario, indetto da Giovanni Paolo II il 16 ottobre scorso, se da un lato ha suscitato stupore e gioia, passato il primo momento di meraviglia ha anche messo in movimento una serie di riflessioni e iniziative volte ad attuare la "riforma" del Rosario, come il Papa si esprime.
Il Rosario non deve essere una preghiera "parolaia" (espressione cara di p. Gaspare), cioè solo orale, quasi meccanica: è preghiera che aiuta a comprendere e penetrare nel mistero di Cristo. Si basa infatti sulla Parola di Dio, non solo nel Padre Nostro e nell’Ave Maria, ma ancor più nell’enunciato dei cosiddetti ‘misteri’ che comprendono tutto l’arco della vita di Gesù e di sua Madre, Maria Santissima. "Il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore" (RVM,1).
È preghiera a Maria, ma orientata al Cristo: da conoscere e contemplare con gli occhi e con il cuore di Maria. "Recitare il Rosario non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo".
Addirittura il Papa dice che contemplando nel Rosario il mistero di Cristo si giunge a celebrarlo con maggior partecipazione nell’Eucaristia (cf. n. 4). Il Rosario dunque prepara alla Messa, conduce alla Messa.
Ci vorrà del tempo, credo, prima che la ricchezza di queste indicazioni e di questi suggerimenti passino nel vissuto del popolo di Dio; come ci vorrà del tempo prima che la prassi pastorale, invocata dal Papa, cominci a usufruire della profonda ricchezza del Rosario così inteso.
Quest’anno è finalizzato alla pace e alla famiglia, ricordando che al Rosario la Chiesa ha sempre affidato le "cause più difficili".
L’Anno del Rosario dovrebbe anzitutto rispondere all’ "urgenza di invocare da Dio il dono della pace, all’inizio di un millennio cominciato con le raccapriccianti scene dell’attentato dell'11 settembre 2001". E poi la famiglia, "un altro versante critico" del nostro tempo, "insidiata da forze disgregatrici a livello ideologico e pratico". Nelle famiglie "diventa sempre più difficile comunicare" e i "rari momenti dello stare insieme sono assorbiti dalle immagini di un televisore". Se si riesce a spegnerlo per "riprendere a recitare il Rosario" si "immettono nella vita quotidiana ben altre immagini: quelle del mistero che salva". In altre parole, è l’invito a recitare il Rosario rinunciando a guardare i programmi televisivi.
A conclusione di queste brevi note, riportiamo un brano di una indimenticata predica del Bertoni sulla devozione a Maria. "Il Rosario: corona di rose spirituali intrecciate in onore della Vergine Maria. Maria stessa è chiamata "Rosa mistica". Lei è quella rosa che rallegra i giusti, risana i peccatori, attrae con il suo profumo chi incomincia il cammino della fede, adorna chi già è avanti nel cammino e incorona chi ha raggiunto la santità. Spande la sua dolce ombra sulle sofferenze della vita, è come una siepe contro le tentazioni. È utile a tutti. Facciamo conoscere la bellezza del Rosario. I giovani e le ragazze lo preghino per la difesa della fede e per irrobustirsi nelle virtù. Si preghi nelle famiglie, nelle chiese. Con questi fiori intrecciamo una ghirlanda attorno al trono della nostra Madre e Regina".
Carcereri p. Renato
I misteri del rosario divisi in cinque tappe:
Primo mistero
della gioia - L’Annuncio dell’angelo a Maria
della luce - Il battesimo di Gesù
del dolore - L’agonia di Gesù
della gloria - La risurrezione di Gesù
Secondo mistero
della gioia - La visita a S. Elisabetta
della luce - Gesù alle nozze di Cana
del dolore - La flagellazione di Gesù
della gloria - La ascensione di Gesù
Terzo mistero
della gioia - La nascita di Gesù
della luce - Gesù annuncia il Regno
del dolore - Gesù coronato di spine
della gloria - La Pentecoste
Quarto mistero
della gioia - Gesù presentato al tempio
della luce - La trasfigurazione
del dolore - Gesù porta la croce
della gloria - La assunzione di Maria
Quinto mistero
della gioia - Gesù nel tempio
della luce - L’eucarestia
del dolore - Gesù muore in croce
della gloria - Maria regina